N°1 in Italia noleggio videosorveglianza contrasto abbandono rifiuti

Registrazione H24, con più telecamere per una ripresa perfetta

Noleggio tutto compreso, ricollocazione periodica per coprire tutto il territorio

L’unica con piattaforma gestionale interattiva, tutto quello che serve per un servizio d’eccellenza

Presenti in oltre 300 Comuni. L’unico sistema intelligente con I.A. nel rispetto della Privacy e Nuova Piattaforma di controllo interattiva.

 Più precisa, automatica, nel completo rispetto della normativa vigente

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Comuni

NOLEGGIO TUTTO COMPRESO

  • Installiamo ovunque
  • Manutenzione Ordinaria e Straordinaria
  • Ricollocazione periodica per coprire tutto il territorio

INTELLIGENZA ARTIFICIALE EFFICACE

  • Ricerca di foto o video con l’abbandono: è il passato!
  • Rileva abbandono, crea il pacchetto filmati, trasmette alla nuova piattaforma interattiva
  • Aggiornamento costante dell’algoritmo e della I.A. nel tempo
  • I soli filmati con illecito disponibili sulla Nuova piattaforma interattiva

NEL PIENO RISPETTO DEL GDPR

  • Redazione e consegna della DPIA e relative Nomine Responsabili Trattamento Dato
  • DPO interno
  • Informativa Minima (con Informativa Estesa) realizzata ed installata
  • Documentazione presente sulla nuova piattaforma interattiva
  • Sistema di trasmissione dati criptato

LA NUOVA PIATTAFORMA INTERATTIVA PER UNA COMUNICAZIONE OTTIMALE, VELOCE, SEMPLICE E SICURO

  • Geolocalizza le MultiVideo Trappole installate
  • Tutto in una piattaforma, sicura e con semplice interfaccia
  • Ospita tutti i pacchetti video degli abbandoni su server italiani
  • Fornisce tutti i dati di funzionamento, le anteprime, le statistiche
  • Gestione diretta richiesta spostamenti ed assistenza
  • Gestione richiesta video per esigenze di PG
  • Tutti i documenti a disposizione
  • Elenco di tutti i siti precedentemente installati
  • …E MOLTO ALTRO

Per saperne di più:

Le norme di riferimento sono molteplici. Si inizia dal rispetto delle norme previste dal Codice della Privacy (Decreto legislativo n. 196/2003), dal Decreto del Ministero dell’Interno del 13 maggio 2016 e dalla Direttiva Generale del Garante per la protezione dei dati personali n. 229 del 8 maggio 2014 che si inseriscono nel contesto più ampio delle normative europee tra cui il ben noto GDPR. Oltre a questo vanno consultati i regolamenti e le norme che disciplinano le possibilità di rilevare il reato o l’illecito amministrativo e, di conseguenza, ne definiscono le azioni conseguenti (verbali, denunce, indagini, ecc…). Un esempio di ciò è l’Atersir, ovvero l’agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della regione Emilia-Romagna, creata con la legge regionale del 6 agosto 2015, n. 17, e operativa dal 2018. Esistono poi regolamenti comunali da rispettare per l’utilizzo dei sistemi di registrazione video. Qualora questi fossero mancanti o non aggiornati è necessario provvedere alla redazione di un regolamento adatto alle finalità previste per l’installazione degli apparati. Concludiamo ricordando che le fototrappole sono superate, per avere buoni risultati sono necessarie le nuove MultiVideo Trappole di Alma Sicurezza.

Innanzitutto l’installazione di sistemi in grado di registrare immagini, siano essi le vecchie fototrappole o le nuove MultiVideo Trappole di Alma Sicurezza, può avvenire quando tutti gli altri metodi, compresi appostamenti ed indagini, non hanno sortito l’effetto desiderato. Questa condizione, in verità, è piuttosto comune essendo di fatto impossibile organizzare appostamenti h24 nei siti in cui avviene l’abbandono. L’installazione deve essere eseguita a regola d’arte, ovvero rispettando le norme in merito alla sicurezza sul lavoro ed accertandosi di operare nel rispetto del bene pubblico e della sicurezza dei cittadini, quindi vanno considerati molti dettagli tra cui l’altezza di installazione. E’ indispensabile segnalare l’area videosorvegliata con gli opportuni cartelli (informativa minima) e prevedere la possibilità di consultazione della versione completa dell’informativa (informativa estesa) tramite indirizzo completo di una pagina internet o QRCODE. Chiaramente la fototrappola, o meglio la nuova MultiVideo Trappola, va posizionata in modo da permetterne il buon funzionamento, ovvero su pali o altre strutture che permettano una visione completa, ovvero sia laterale che frontale, con in aggiunta una vista poco angolata sulla strada al fine di rilevare correttamente le targhe. Quindi un requisito basilare è la conoscenza delle regole installative che deriva dall’esperienza.

Oltre alla corretta apposizione delle informative minime (cartelli), alla disponibilità dell’informativa estesa e, in generale, alla corretta gestione di ogni aspetto documentale relativo alla privacy, si sono criteri tecnologici da rispettare per tutelare la privacy dei cittadini. I primi passi per ottenere ciò riguardano l’accesso ai sistemi, quindi una corretta protezione degli stessi da tentativi fraudolenti di consultazione delle registrazioni. Le moderne MultiVideo Trappole Alma Sicurezza prevedono password multiple (due o più) e numerose soluzioni per adempiere a consigli e norme, anzi superarle. Ricordiamoci quanto sia attuale il problema della cybersicurezza (da cui la nascita della ACN, ovvero Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) e quanto sia lacunosa la conoscenza delle metodologie corrette per utilizzare in sicurezza i dispositivi elettronici quali registratori digitali e telecamere IP.
Com’è noto il rispetto della privacy dei cittadini richiede innanzitutto una corretta gestione del dato, che deve seguire un flusso noto e coinvolgere solo persone autorizzate ad operare sui sistemi. Per questo le aziende che si propongono quali fornitrici della P.A. devono prevedere formazione costante e qualifiche specifiche. Il dato deve transitare su collegamenti sicuri per non consentire la diffusione dei video che, una volta giunti ai Comandi di Polizia Locale, vanno conservati in modo da non permettere l’erronea o accidentale perdita di dati.
Con l’eccezione di quest’ultimo elemento, per il quale Alma Sicurezza può solamente fungere da consulente della P.A. trasmettendo buone pratiche, l’intero prodotto-servizio della nuova MultiVideo Trappola è pensato in modo da rispettare la privacy dei cittadini in ogni suo aspetto.

Le fototrappole, o meglio le nuove MultiVideo Trappole di Alma Sicurezza, sono pensate per contrastare l’abbandono irregolare dei rifiuti. Al fine di poter installare un sistema (che noi definiamo “KIT”) è necessario che la Polizia Locale (o gli altri organismi coinvolti nel contrasto all’abbandono dei rifiuti) si trovino nell’impossibilità di ottenere migliori risultati con metodi tradizionali. Un esempio può essere l’abbandono notturno, oppure in zone remote, che richiederebbe un numero di pattuglie elevato rimanendo comunque, con massima probabilità, impunito. 

Una volta stabilito che non è possibile operare diversamente la legge permette l’uso di strumenti quali la videosorveglianza nelle specifiche condizioni che risultano conformi alla finalità indicata nell’informativa. Significa che una MultiVideo Trappola deve operare in un contesto dove ci siano, o ci siano stati, abbandoni o, quantomeno, in sorveglianza di un’area soggetta a conferimento di rifiuti.

La segnalazione di fototrappole, o meglio delle nuove MultiVideo Trappole di Alma Sicurezza, prevede l’installazione di cartelli realizzati secondo normativa europea definita “informativa minima”. Tali cartelli devono comprendere informazioni sulle finalità della videosorveglianza, i soggetti che trattano i dati, la durata della registrazione. E’ inoltre previsto che sia comunicato un indirizzo web (o mostrato un QRCODE che rimanda a tale indirizzo) con l’informativa estesa, ovvero più completa. 

Maggiori informazioni, oltre ad una versione editabile del cartello, sono disponibili qui: https://www.garanteprivacy.it/faq/videosorveglianza

I cartelli vanno apposti lungo le vie d’accesso all’area videosorvegliata in modo che il cittadino possa scegliere di non entrare in essa. Non è, invece, previsto di installare cartelli in esatta corrispondenza delle telecamere.

Alma Sicurezza in occasione dell’installazione delle nuove MultiVideo Trappole segue tutte le linee guida che la norma prevede in tema di installazione dei cartelli, redazione dei necessari documenti, trattamento dei dati. Oltre a ciò Alma Sicurezza mette a disposizione dei clienti il proprio DPO (Data Protection Officer) in modo da realizzare un rapporto totalmente conforme alla normativa. In ultimo l’azienda ha deciso di superare le condizioni più comuni di adempimento formando il proprio personale in modo che ogni elemento coinvolto nel trattamento dei dati sia ufficialmente un “Ispettore Ambientale”, ovvero una figura che ha competenza nell’osservare l’illecito e verbalizzarlo. I nostri tecnici che verificano il corretto funzionamento dei sistemi, pertanto, non sono solo autorizzati secondo norma per la specifica funzione tecnica che ricoprono, ma potrebbero addirittura svolgere la funzione che è propria della Polizia Locale e che Alma Sicurezza sebbene al momento tale servizio non sia previsto.
E’ quindi il momento di parlare dell’ultimo elemento da segnalare, che è il più importante: HIL, acronimo inglese che significa “Human In the Loop” ovvero “presenza umana nel ciclo” è ciò che interviene per verificare la reale presenza di un illecito e la necessità di sanzionarlo. Fino ad ora abbiamo discusso di normativa per la protezione dei dati, ma le norme sono numerose e Alma Sicurezza le conosce tutte. Al fine di garantire al cittadino la liceità di una sanzione è importante prevedere sempre il controllo umano dell’operato di una macchina.
Il servizio della nuova MultiVideo Trappola lo fa in più momenti, con le verifiche tecniche costanti, e i video sono analizzati e utilizzati da ispettori di Polizia Locale in modo da evitare sanzioni non corrette.

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